La vita avventurosa di Pepito il rivoluzionario

Il prossimo 10 agosto nell’ambito del festival culturale estivo che si svolge ogni anno nel piccolo paese di Zelbio sul lago di Como, AICVAS ha organizzato una serata di immagini, parole e musica dedicate al recupero della memoria di Giuseppe Pizzala, nato appunto nel paese e ricordato dai più vecchi come “Pepito il rivoluzionario”. Questo interessante personaggio emigrò in Argentina negli anni ’20, aderendo all’ideale anarchico, per poi trasferirsi a Barcellona dove non esitò il 18 luglio del 1936 ad impugnare le armi per contrastare l’insurrezione militare. Si arruolò poi nella Colonna Durruti dove perse un occhio in battaglia ed ottenne il grado di capitano. Militò successivamente nel Battaglione della Morte ed infine nella Divisione Durruti, proprio nel reparto che fino all’ultimo tentò di rallentare l’avanzata franchista in Catalogna per consentire alla popolazione civile di fuggire in Francia. Traversata la frontiera con l’ultimo reparto combattente, fu internato in diversi campi francesi l’ultimo dei quali Vernet d’Ariege, dove per sfuggire alla prigionia si arruolò volontario nella Legione Straniera, combattendo nell’esercito della Francia Libera su diversi fronti africani ed europei fino alla fine della II guerra mondiale. Deceduto nel 1969, gli fu concessa la medaglia d’oro postuma dalla Regione Lombardia. La serata condotta dal giornalista di Repubblica Armando Besio vedrà gli interventi di Italo Poma e Claudio Rossi accompagnati dalle canzoni di Angeles Aguado. L’incontro si svolgerà presso il Teatro Comunale di Zelbio in Piazza delle Rimembranze alle ore 21.

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