Da combattente di Spagna a padre costituente in Italia

Giacomo Pellegrini, perseguitato politico, combattente contro il fascismo in Spagna, dirigente comunista, padre costituente, senatore e vice presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, era nato ad Osoppo (Udine) il 28 agosto 1901. Nel 1921, ancora studente universitario, aderì al P.C.d’I, nel 1926 fu arrestato a Roma e condannato, l’anno dopo, ad otto anni e sei mesi di reclusione dal Tribunale speciale per aver prodotto manifestini e giornali antifascisti. Scarcerato dopo sei anni e mezzo, Pellegrini cominciò l’attività antifascista da espatriato: prima in Romania, poi a Parigi, poi a Mosca. Nel mese di agosto 1936 fu inviato assieme ad altri tre “tecnici” in Spagna per studiare la situazione, fu lui a firmare la relazione diretta a Mosca per sollecitare l’invio di volontari italiani. Poi ebbe incarichi politici a Barcellona e fu pure arruolato nella Colonna Del Barrio, spagnola, organizzata dal Partito Socialista Unificato di Catalogna con la quale combattè sul fronte di Huesca. Richiamato a Parigi dalla Direzione del suo partito, riprese in Italia l’attività clandestina. Arrestato a Genova e di nuovo deferito al Tribunale speciale, Pellegrini, con sentenza del 2 febbraio 1940 fu condannato a venti anni di reclusione. Fu liberato un mese dopo la caduta del fascismo e, dall’8 settembre 1943, dopo aver preso parte attiva al tentativo di difesa di Roma, lavorò nella segreteria del Partito Comunista, curando l’organizzazione delle formazioni partigiane del Lazio, dell’Umbria e degli Abruzzi. Nel 1945, a guerra finita, fu inviato da Togliatti a Trieste dove sostenne una difficile trattativa con i comunisti jugoslavi sul futuro della regione, sostenendo le tesi dei comunisti italiani. In seguito partecipò ai lavori dell’Assemblea Costituente, fu eletto senatore per due Legislature; fu anche vice presidente del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, segretario regionale comunista in Veneto, e membro del Comitato centrale e della Direzione del PCI.

Il convegno che vuole ricordare la sua figura è stato organizzato per il giorno 2 giugno alle ore 18 dall’ANPI di Tricesimo, comune friulano nell’immediata zona nord di Udine, con la collaborazione dell’associazione culturale Le Nuove Querce ed il patrocinio del comune. Ringraziamo Gianni Felice, dell’ANPI di Tricesimo ed anche socio dell’AICVAS, figlio di Giovanni Felice Polo e nipote di Enrico Felice, entrambi combattenti garibaldini di Spagna, e Gigi Bettoli, ricercatore e studioso di storia del movimento operaio e comunista friulano, oltreché gestore del sito “Storiastoriepn” ed altro socio AICVAS, si si sono spesi molto per la realizzazione di questa iniziativa.