L’ultimo garibaldino. Giovanni Pesce, ventotto mesi in Spagna

Venerdì 17 aprile con Nori Brambilla Pesce, incontro con la proiezione del video “L’ultimo garibaldino. Giovanni Pesce, ventotto mesi in Spagna”, a Torino
Il video “L’ultimo garibaldino. Giovanni Pesce, ventotto mesi in Spagna”, di Marco Zaccarelli e Alessandro Castelletto, ha vinto la sezione “DOC Memoria storica” del Valsusa FilmFest – XIII Edizione 2009 !- ketty carraffa – aicavs – 01/04/2009

Il video “L’ultimo garibaldino. Giovanni Pesce, ventotto mesi in Spagna”, di Marco Zaccarelli e Alessandro Castelletto, ha vinto la sezione “DOC Memoria storica” del Valsusa FilmFest – XIII Edizione 2009 (Festival di film e video sui temi del recupero della memoria storica e della difesa dell’ambiente).(www.valsusafilmfest.it).
La proiezione avverrà a Condove (Torino) alle 16,30 di sabato 25 aprile e la premiazione a Bardonecchia (Torino) alle 16,30 di domenica 26 aprile. 2009

Inoltre, venerdì 17 aprile, ore 17,30, vi sarà un incontro con la proiezione del video, alla presenza di Nori Brambilla Pesce, AICVAS, al Museo diffuso della Resistenza di Torino.
La proiezione torinese sarà all’interno delle manifestazioni dedicate al 25 aprile organizzate dal Museo Diffuso della Resistenza, Deportazione, Guerra, Diritti e della Libertà di Torino

Scheda video
L’ultimo garibaldino. Giovanni Pesce, ventotto mesi in Spagna.

De este país, del otro, del grande, del pequeño,
del que apenas si al mapa da un color devaído,
con las mismas raíces que tiene un mismo sueño,
sencillamente anónimos y hablando habéis venido.
Rafael Alberti, A las Brigadas Internacionales

I volontari delle Brigate Internazionali oggi ancora in vita nel mondo sono meno di una decina. Dei 4.800 italiani l’ultimo a lasciarci è stato Giovanni Pesce, classe 1918, scomparso il 27 luglio 2007.
Pesce arriva volontario in Spagna nel novembre 1936 e ne riparte nel febbraio 1939, qualche giorno prima di compiere 21 anni.
La sua famiglia ha lasciato l’Italia nel 1924 e Jeanu si considera francese. È sceso in miniera a 14 anni e si è trovato a vivere e lavorare con uomini giunti dall’intera Europa, molti con un passato da artigiani, operai, commercianti, … costretti a lasciare i loro paesi per ragioni politiche e per il fascismo che aveva cominciato a imporre le sue leggi. Si iscrive al sindacato ed è segretario della jeunesse comuniste.
Nell’estate del 1936 la decisione di andare in Spagna è al tempo stesso immediata e naturale: Jeanu parte il 17 novembre 1936.

Il video è dedicato alla sua testimonianza: la guerra civile spagnola vissuta da un ragazzo poco più che diciottenne. Non una storia della guerra civile ma l’esperienza di un volontario delle Brigate.
Il racconto di quei ventotto mesi è illustrato con le foto conservate negli archivi dell’AICVAS Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna che assiste e patrocina il progetto e permette l’utilizzo di suoi documenti inediti e da materiali di proprietà della famiglia Pesce. La colonna sonora è costituita da musiche e canzoni d’epoca.
La durata del video è di 30 minuti.