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Una nuova legge sulla Memoria Storica in Spagna ha importanti ricadute sui familiari in linea diretta dei combattenti delle Brigate Internazionali.
Il 21 ottobre 2022 è entrata in vigore in Spagna il testo della nuova Legge sulla Memoria Storica, la Legge 20/2022 che ha sostituito la precedente del 2007, approvata dal governo di coalizione PSOE – Unidas Podemos di Pedro Sánchez. E’ una legge che ha delle ricadute importanti sui familiari in linea diretta di quanti combatterono durante la guerra civile spagnola, provenienti da altre nazioni, a fianco della Repubblica.
La legge si pone come obiettivo il recupero, la salvaguardia e la diffusione della memoria democratica, intesa come conoscenza della rivendicazione e difesa dei valori democratici e dei diritti e libertà fondamentali nel corso della storia contemporanea spagnola, per favorire la coesione e la solidarietà delle diverse generazioni attorno ai principi, valori e libertà democratiche previste dalla Costituzione del 1978. Sancisce la nullità delle sentenze emesse negli anni della dittatura per motivi politici, ideologici, religiosi e di genere e prevede una serie di risarcimenti per le vittime. Promuove l’attività di individuazione delle fosse comuni create dal franchismo sostenendo i costi relativi alle ricerche, e si propone, attraverso la creazione di una banca del DNA a livello nazionale, di dare un’identità ai corpi esumati. Prevede anche misure contro i residui di memoria franchista, con importanti conseguenze. Una settimana dopo l’entrata in vigore della legge, ad esempio, il 27 di ottobre del 2022, la vicepresidentessa e ministra Jolanda Díaz annunciava il ritiro della Medaglia al Merito del Lavoro al dittatore Francisco Franco e a nove altri membri del regime franchista.
L’articolo 33 della legge prevede che possano richiedere la cittadinanza spagnola, senza rinunciare alla propria, non solo i reduci delle Brigate Internazionali ancora viventi, come previsto dalla legge del 2007, ma anche i loro discendenti in linea diretta, ovvero figli e nipoti, che dimostrino di essere rimasti fedeli agli ideali di allora, attraverso un lavoro continuativo di diffusione della memoria dei loro padri e nonni, e di difesa e diffusione degli ideali democratici.
Data l’importanza della disposizione, si invita quanti abbiano i requisiti per prendere contatto con l’associazione scrivendo all’indirizzo mail info@aicvas.org. L’Aicvas presterà assistenza nella stesura delle pratiche, anche grazie alla stretta collaborazione con la compagna Patricia Ure, dell’AABI di Madrid che si sta occupando a livello internazionale di questa materia.
La Presidenza
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