Il 27 luglio scorso si è tenuto presso la pinacoteca De Cillia nel comune di Treppo – Ligosullo, in
provincia di Udine, una cerimonia in ricordo di Guerrino Totis, antifascista originario di quel
comune che ha partecipato alla guerra di Spagna. Il comune di Treppo – Ligosullo, nato
dall’unificazione nel febbraio 2018 dei due omonimi comuni, è situato in Carnia, in una vallata
montana confluente nella più ampia valle del fiume But presso il confine con l’Austria. Nel mese di
luglio 1944 una banda nazista di cui facevano parte anche italiani, camuffatasi da squadra
partigiana, ha effettuato nel suo percorso in vari centri della valle del But una strage di civili
trucidando talvolta in modo atroce oltre cinquanta persone. La manifestazione è stata organizzata
dall’amministrazione comunale, dall’Anpi Valle del But e dall’Aicvas con il patrocinio
dell’Università di Udine.
L’esperienza di Guerrino Totis in Spagna è stata singolare e certamente non fortunata. Nato nel
1918, è stato uno dei volontari più giovani del contingente italiano ed uno dei pochi (rispetto al
totale) che è partito direttamente dall’Italia. Dal temperamento ribelle, Guerrino tenta una prima
volta di espatriare nel febbraio 1937, clandestinamente, ma viene arrestato a Ventimiglia e rinviato
a casa (era ancora minorenne). In luglio riesce con uno stratagemma a recarsi in Austria e di qui
raggiunge la Spagna, a soli diciannove anni. Qui si reca inizialmente nella sede della Federazione
Anarchica Iberica, ma poi è inviato alla Brigata Garibaldi. Partecipa in ottobre alla battaglia di
Fuentes de Ebro. In seguito, per motivi che ignoriamo, alla fine di novembre 1937 Totis diserta dal
reparto. Il tentativo di fuga viene scoperto e Totis viene detenuto ad Albacete e poi, nella primavera
del 1938, nel castello di Castelldefels, in Catalogna. Viene scarcerato dopo l’inchiesta sulle
condizioni esistenti nel carcere condotta da Giuseppe Marchetti che allora era a capo del Sim,
Servizio Informazioni Militari, col falco nome di “Alfredo Vinet”, nel settembre 1938. In settembre
Totis viene dunque riammesso nell’esercito repubblicano e riprende servizio come soldato presso lo
stesso carcere di Castelldefels.
Al momento del crollo del fronte catalano, tra la fine del 1938 e gennaio 1939, Totis rientra in
Francia. Il 7 giugno 1940 è arrestato a Ventimiglia al ritorno in Italia (era stato iscritto dalla polizia
fascista alla Rubrica di Frontiera). Durante l’interrogatorio alla Questura di Udine Totis fa
pochissimi nomi, dando generalità false e “di battaglia” per confondere gli inquisitori, nonostante le
pressioni psicologiche e fisiche subite. E’ condannato a due anni di confino nell’isola di Ventotene.
Liberato dal confino a fine periodo, nel giugno 1942, è arruolato nell’esercito e trasferito in Sicilia.
Qui Guerrino entra in contatto con noti elementi antifascisti perché nel luglio del 1943, al momento
dello sbarco Alleato sull’isola, è inserito in un elenco di persone contattate dai Servizi Segreti
Britannici (Soe).
Dopo la guerra è inviato dal Pci, con cui era entrato in contatto, a dirigere la sede dell’Inail a
Livorno. Poi, cambiato il clima politico, viene sostituito da un funzionario più gradito ai partiti di
maggioranza. Trasferitosi a Roma, svolge inizialmente attività di giornalista e pubblicista. Il suo
percorso politico è segnato da una continua ricerca sempre però in ambito antifascista. Negli anni
Cinquanta aderisce al Movimento Lavoratori Italiani, partito comunista che auspicava una maggiore
indipendenza dall’Urss rispetto al Pci. In seguito lascia il Movimento, che gli pare infiltrato da
persone poco affidabili, riallacciando i rapporti con il Pci senza però chiederne la tessera. Si iscrive
infine al Psi, che abbandona successivamente in modo molto polemico per protesta contro la
nomina a segretario di Bettino Craxi, negli anni Ottanta. La ricerca di lavoro e di espressione
culturale ed artistica lo portano nel dopoguerra ad un incessante girovagare. Per necessità di lavoro
emigra anche varie volte in America Latina. Nel 1961 è in Messico, dove dirige per un paio d’anni,
prima della chiusura, la rivista culturale ed economica “Italia–Mexico” legata all’ambasciata
italiana. Nel 1969 gira per la Rai un documentario intitolato “Carnia, tra realtà e leggenda” su vita e
tradizioni della sua terra di origine. Nel 1976 recita il ruolo di un esule cileno nel noto film
“L’ultima donna“ diretto da Marco Ferreri, Infine emigra definitivamente in Portorico dove lavora
all’Università Interamericana di San Juan. La sua esistenza errabonda si conclude nella capitale
portoricana nel 1990.
La manifestazione è’ stata aperta da un incontro pubblico. Dopo i saluti del sindaco del comune,
Luigi Cortolezzis, di Giulio Magrini del comitato organizzatore, di Boris Maieron presidente
dell’Anpi Val del But e di Italo Poma che ha parlato dell’attività e degli scopi dell’Aicvas, sono
intervenuti per l’associazione Marco Puppini, che ha spiegato il contesto storico della guerra di
Spagna e della partecipazione ad essa dei volontari carnici, e Carles Vallejo, che ha raccontato la
sua esperienza di carcerato ed esule antifranchista negli anni Settanta, e di protagonista della
battaglia per la memoria nella Spagna di oggi. Andrea Zannini, dell’Università di Udine, ha
presentato il documentario sulle tradizioni della Carnia girato da Totis nel 1969. Infine, è stata
presentata una mostra dedicata ai fratelli Rosselli a cura dell’onorevole Franco Corleone. Il Coro
Così di Ruda, diretto dalla maestra Delia Stabile, ha creato degli apprezzatissimi intermezzi
musicali cantando canzoni della resistenza italiana ed internazionale.
La manifestazione si è conclusa con la posa di una lapide sulla casa natale di Guerrino Totis. Ha
parlato in quella occasione Giovanbattista Totis, figlio di Guerrino, che è stato vicesindaco per il
PCI e dirigente scolastico per molti anni ad Augusta, e della nipote.
Marco Puppini
Didascalia delle foto da sinistra a destra:
1 – La lapide in memoria di Guerrino Totia
2 – Un momento dell’incontro alla pinacoteca De Cillia di Treppo
3 – Cerimonia davanti alla casa di famiglia di Totis. A destra di chi guarda: il figlio di Guerrino, Giovanbattista Totis, in centro il sindaco del comune di Treppo – Ligosullo, Luigi Cortolezzis.
Le foto sono opera di Norma Zamparo
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